Progetto Ortognatica nasce, grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni su centinaia di casi, per aiutare le persone a districare la matassa di dubbi e paure sulla chirurgia ortognatica, materia poco conosciuta e che spesso genera perplessità nel paziente, portandolo talvolta a decidere di non intraprendere il percorso più corretto per la risoluzione della propria problematica.

CHE COSA è LA CHIRURGIA ORTOGNATICA?

La chirurgia ortognatica è una parte della chirurgia maxillo-facciale che si occupa di correggere le anomalie di crescita delle ossa facciali, in particolare della mandibola e del mascellare.
Avere un’anomalia, fortunatamente, non vuol dire essere malati ma solamente avere delle caratteristiche proprie e personali che possono in alcuni casi portare a delle problematiche funzionali ed estetiche. Queste anomalie si traducono nelle cosiddette malocclusioni dento-scheletriche. Una malocclusione non è nient’altro che un’alterata posizione delle ossa facciali e di conseguenza dei denti all’interno della bocca che, nei casi più gravi, non può essere corretta mediante un semplice trattamento ortodontico. I disturbi funzionali si manifestano con difficoltà di masticazione e/o di linguaggio e, nei casi più gravi, con delle problematiche respiratorie che possono portare a delle apnee notturne durante il sonno (OSAS).

 

La correzione di una malocclusione dentale viene perseguita mediante il corretto riposizionamento delle basi scheletriche, da cui consegue anche una armonizzazione dei tessuti molli del volto. La finalità di riabilitazione funzionale, che è lo scopo primario del trattamento, appare così profondamente interconnessa ai benefici estetici per il paziente, portando alla correzione di asimmetrie e altre caratteristiche che spesso vengono percepite come “difetti” del viso.

 

Anomalie scheletriche

FASI DEL TRATTAMENTO

LA PROGRAMMAZIONE

LA CHIRURGIA


CHI HA BISOGNO DELLA CHIRURGIA ORTOGNATICA?


La chirurgia ortognatica è rivolta a tutti quei pazienti che presentano dei dismorfismi facciali, ovvero delle alterazioni dentali o estetiche del proprio viso. L’indicazione al trattamento chirurgico dipende dalla gravità della malocclusione e dalle motivazioni e aspettative del paziente. In caso il paziente esprima la volontà di ricreare una corretta armonia facciale sarà, molto probabilmente, necessario intraprendere il percorso chirurgico. Spesso le indicazioni funzionali ed estetiche si sovrappongono senza che una prevalga nettamente sull’altra: è proprio in questi casi che il ruolo del chirurgo consiste nel supportare il paziente nell’acquisizione di consapevolezza delle proprie anomalie morfologiche e nella scelta del trattamento più adeguato.


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