La paziente si presenta alla mia attenzione dopo essere già stata visitata dal collega ortodontista che in considerazione dell’occlusione presente ha ritenuto necessario un trattamento ortodontico chirurgico.
Alla visita si apprezza un’importante seconda classe dentoscheletrica con open bite anteriore.
A livello estetico si apprezza una scarsa proiezione del mento con il tipico profilo concavo ed una ridotta altezza verticale a livello mandibolare in visione frontale. Durante il colloquio spiego alla paziente l’iter ortodontico chirurgico e le sue possibili complicanze oltre a definire con lei degli obiettivi funzionali ed estetici.
La paziente accetta il trattamento ed inizia col posizionamento dell’apparecchio ortodontico. La preparazione nel suo caso risulta essere di circa 24 mesi. Le modifiche estetiche transitorie del volto, dovute a tale fase, si apprezzano soprattutto a livello del labbro superiore che ha perso parte del sostegno dato dalla posizione precedente dei denti.
A fine preparazione si esegue la programmazione dell’intervento: in questo caso si decide per un intervento sia al mascellare superiore che alla mandibola cercando di valorizzare al massimo la proiezione del mento, vero punto debole dell’estetica della paziente.
La corretta scelta del movimento chirurgico ha permesso di ottenere un risultato estetico molto soddisfacente e naturale. In particolare si apprezza un miglioramento della proiezione mandibolare soprattutto in visione laterale, ma anche una corretta armonizzazione della mandibola rispetto al resto del viso in visione frontale.
Il confronto pre e post mette in risalto tale cambiamento.